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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

LE COMPETENZE DELL'EDUCATORE

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L'insegnante, al di là della conoscenza della disciplina che insegna, deve aver acquisito una serie di competenze di carattere psicologico , pedagogico , didattico e sociale , grazie alle quali potrà capire la personalità e le esigenze degli allievi, valutare l'ambiente in cui si colloca la scuola, predisporre un insegnamento efficace. A volte, può capitare che in classe si crei una situazione di doppio legame , ossia quando a uno o più allievi l'insegnante lancia due messaggi contraddittori tra loro. Come l'alunno può avere problemi all'interno della scuola, il disagio può però toccare anche lo stesso docente: si tratta del cosiddetto burn-out , cioè il sovraccarico emotivo che colpisce chi, per mestiere, deve prendersi cura degli altri e a un certo punto non si sente più adeguato o addirittura non più motivato.

JEAN-JAQUES ROUSSEAU

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Il filosofo e pedagogista Jean-Jacques Rousseau ha sostenuto che l’educazione deve essere finalizzata  a rimuovere i condizionamenti sociali per permettere uno sviluppo libero e spontaneo del bambino. Secondo Rousseau, infatti, la societá è una realtà degradata che trascina con sè gli individui, corrompendone la natura, che è invece buona. Questo è espresso nell’opera intitolata Emilio. Emilio, il protagonista del libro, non frequenta una scuola istituzionale e non segue ritmi e tempi imposti dall’esterno, ma segue i propri tempi naturali di maturazione. La figura del maestro è quella di suggeritore, creando le occasioni perché l’allievo scopra da solo le verità naturali e morali.

CONTESTI EDUCATIVI

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L'ingresso a scuola, determina un mutamento nelle relazioni familiari. Il bambino vivrà sin da allora la famiglia sotto l'influenza dei nuovi rapporti con i coetanei o con gli adulti incontrati nel mondo scolastico, e i genitori dovranno riorganizzare le dinamiche della vita familiare in relazione all'ambiente extra familiare. In una famiglia rigida e chiusa, tutto questo potrebbe provocare un disagio affettivo-relazionale . Il bambino, inoltre, avrà un bisogno sempre maggiore di autonomia rispetto al controllo dei genitori perchè il gruppo classe diventa la nuova famiglia. In questo nuovo contesto, i genitori dovranno rinunciare a una parte della loro guida: in caso contrario, il bambino si troverebbe a essere soggetto a un ipercontrollo , possibile causa di comportamenti trasgressivi o di perdita di autonomia.  Ogni alunno trova in un sovrasistema scolastico nel quale agiscono molte interazioni, articolate in vari sottosistemi , tra cui il gruppo classe .

L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE E KURT LEWIN

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Il dialogo educativo tra l'insegnante e l'allievo è condizionato da molti fattori. Innanzitutto l 'immagine che l'allievo ha elaborato dell'insegnante incide sul suo comportamento. Un ragazzo, è molto sensibile al giudizio del gruppo classe , al punto di modificare i propri comportamenti sulla base di tale opinione.  Lo psicologo francese Marcel Postic rileva che il gruppo classe è caratterizzato da: -un gruppo di bambini o adolescenti; -un solo adulto; -rapporti costanti; -presenza obbligatoria e finalizzata a uno scopo; -ambiente funzionale e attrezzato. Così anche i rapporti all'interno del gruppo classe sono influenzati da fattori esterni : l'ambiente di provenienza di ciascun studente, la sua situazione economica ecc.., tutti fattori che possono determinare la formazione di sottogruppi . Il sociologo statunitense Talcott Parsons ha tratto la conclusione che esistono due tipi di gruppo classe: il gruppo che accetta le regole del gio...

RUOLI E FUNZIONI NEL DIALOGO EDUCATIVO E LA PRIMA FORMA DI DIALOGO

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Per capire meglio il dialogo educativo, introduciamo due termini: status e ruolo . Il primo indica la posizione che una persona occupa nella società; il secondo il comportamento di chi occupa quella posizione. Il concetto di status implica una subalternità gerarchia, cioè un rapporto tra un superiore e un inferiore. Sebbene, sul piano istituzionale, la scuola preveda una differenziazione di status, e l'allievo stesso si aspetti dall'insegnante un comportamento consone allo status che riveste, tuttavia allo status che attribuisce un potere si sostituisce oggi uno status che proviene dall'indicare una direzione : l'insegnante è una guida in vista della realizzazione di un compito collettivo.   La prima forma di dialogo educativo di cui abbiamo conoscenza è il dialogo socratico , che prende il nome dal filosofo ateniese Socrate. Il dialogo socratico, presenta molte somiglianze con l'attuale dialogo educativo che prevede un'attiva partecipazione dell...