L’educazione romana delle origini e il mos maiorum

Mentre in una città come Atene si sono sviluppate le attività artigianali e mercantili, l’economia romana ha inizialmente soprattutto un carattere agricolo e la sua società è dominata da un’aristocrazia di proprietari terrieri. In questa società delle origini predominano i valori della casa e della famiglia. L’educazione non richiede ancora un contesto specializzato, come la scuola, ma avviene all’interno stesso della famiglia. La trasmissione di valori è fondamentale. Il il sentimento a cui si viene educati e quello della pietas, in quanto rispetto per i genitori. Questo insieme di valori costituisce il mos maiorum, ossia l’esempio che viene dagli antenati. E l’esempio è un elemento fondamentale dell’educazione che avviene in famiglia. 
La prima educatrice è la madre, compiuti i sette anni, il bambino passa sotto la guida del padre, il Pater familias, ossia la persona più anziana e la più saggia.  A 14 anni il maschio smette di indossare la toga praetexta, orlata di rosso e propria di infanzia, e indossa, nel corso di una cerimonia, la toga virile, completamente bianca.
 Dal 451 a.C. il punto di riferimento dell’educazione romana è rappresentato dalle 12 tavole, lastre di bronzo risposte del foro, contenenti le leggi fondamentali della città. E se riassumono i valori propri  Del Moss maiorum ossia: il rispetto assoluto della tradizione, la pietas, il rigore morale e l’obbedienza alla legge.
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