PLATONE E L’ACCADEMIA I guerrieri, custodi nei quali prevale la virtù del coraggio e che garantiscono la difesa della città

 Il più importante allievo di Socrate è Platone, nella sua riflessione è centrale l’idea della giustizia. Platone rimane deluso dalla condanna di Atene ai danni di Socrate, e allora che rinuncia alla carriera politica a cui era destinato e cerca fuori da Atene uno stato dove realizzare una città ideale, i cui tratti sono sviluppati nella sua opera più importante, Repubblica. È in seguito all’insuccesso del primo viaggio che fonda, nel 387 a.C. l’Accademia. Platone elabora un progetto educativo allo scopo di preparare il nuovo ceto politico, perché condivide la convenzione di Socrate. E per trasformare  la realtà politica, occorre una rivoluzione culturale, che giunga a fondare una nuova tavola di valori.
 La conoscenza delle idee è il punto terminale dell’educazione. Quindi l’educazione è un percorso di conoscenza nel quale vengono selezionati i governanti e formati i cittadini. 
Sulla base di tendenze innate, che l’educazione individuerà, Platone identifica tre tipi di cittadini:
-I produttori, essi saranno chiamati ad assicurare il                                      benessere materiale della città come agricoltori,                      mercanti e artigiani
-I guerrieri, custodi nei quali prevale la virtù del coraggio e                         che garantiscono la difesa della città
-I reggitori, nei quali prevale la ragione e dunque la virtù                            della saggezza e ai quali è affidata la guida dello                    Stato
 Pur mantenendo l’impianto pedagogico della Repubblica, ora Platone estende l’educazione a tutti i cittadini liberi, e quindi anche ai produttori, e prevede una formazione prescolare che tenga conto della affettività dei bambini con attività basate interamente sul gioco.
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